Organismo di vigilanza D.lgs 231/2001

Il Consiglio di Amministrazione della Società, contestualmente all’adozione del “Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo” previsto dall’art. 6 del d.lgs. 231/2001 (Responsabilità Amministrativa degli Enti) si è dotato di un Organismo di Vigilanza (OdV) a cui è stato attribuito il compito di vigilare sull’efficacia, l’osservanza e l’aggiornamento di detto Modello.

Tale organo ha natura collegiale ed è costituito dai Signori:

  • Davide Felappi, con la qualifica di Presidente;
  • Stefano Morzenti;
  • Lorenzo Porta.

i quali sono stati nominati dal Consiglio di Amministrazione membri dell’OdV, con effetto dal 13 settembre 2017.
Al suddetto Organo sono garantite le caratteristiche di autonomia, indipendenza, professionalità e continuità d’azione. A tal fine e per una piena aderenza ai dettami del Decreto, l’Organismo di Vigilanza:

  • riporta direttamente al Consiglio d’Amministrazione;
  • è dotato di un proprio budget e di autonomi poteri di spesa.

All’Organismo di Vigilanza è affidato il compito di vigilare:

  • sull’effettiva capacità del Modello di prevenire la commissione dei reati previsti dal Decreto;
  • sull’osservanza delle prescrizioni del Modello da parte dei destinatari, che si sostanzia nella verifica della coerenza tra i comportamenti concreti ed i Modelli definiti;
  • sull’aggiornamento del Modello, laddove si riscontrino esigenze di adeguamento in relazione alle mutate condizioni aziendali.

Modello di organizzazione, gestione e controllo ai sensi del d.lgs 231/2001
Il decreto legislativo n. 231, dell’8 giugno 2001, ha disciplinato per la prima volta nell’ordinamento giuridico italiano, la responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica.

Il Consiglio di Amministrazione ha adottato un Modello di organizzazione, gestione e controllo ai sensi del d.lgs 231/2001 per la prevenzione dei reati previsti dal Decreto.

Tale viene costantemente aggiornato sia in ottemperanza ai cambiamenti organizzativi aziendali che in base agli aggiornamenti che il legislatore ha costantemente apportato al cosiddetto “catalogo” dei reati.

Le caratteristiche del documento si possono, come previsto dal Decreto, così sintetizzare:

  • individuare le attività nel cui ambito possano essere commessi i reati previsti dal d.lgs. 231/2001;
  • prevedere specifici protocolli diretti a programmare la formazione e l’attuazione delle decisioni dell’Ente in relazione ai reati da prevenire;
  • individuare modalità di gestione delle risorse finanziarie idonee ad impedire la commissione di tali reati;
  • introdurre un sistema disciplinare idoneo a sanzionare il mancato rispetto delle misure indicate nel modello;
  • prevedere obblighi di informazione nei confronti dell’organismo deputato a vigilare sul funzionamento e l’osservanza del modello.

Segnalazioni di eventuali violazioni del Modello di cui si è detto possono essere inoltrate alla casella mail: odv@andropolis.dexanet.biz

odv.andropolis@legalmail.it